Stati di Flusso? Qui e ora? Di cosa stiamo parlando?

Tranquillo/a, nulla di complesso, adesso capirai anche tu.

Mi sono data al tiro con l’arco da qualche settimana.
E’ una di quelle cose che avevo in mente di fare da anni, molti anni.
Quest’anno si sono allineate le stelle con i pianeti e i buchi neri, quindi ho deciso che era arrivato il momento di provarci. La foto qui in parte è un reperto, una testimonianza.

Ho fatto bene a provarci. Ogni cosa arriva al momento giusto.
Continuerei a tirare quelle benedette frecce ad oltranza se non fosse che la nostra allenatrice ad un certo punto abbia la pretesa di andarsene a casa sua! 😛

In questi incontri, dimentico qualsiasi pensiero. Nessuna preoccupazione, il nulla, tranne il mio arco, le frecce, il bersaglio e il mio obiettivo.

In psicologia questo momento magico è chiamato “Flusso” o “Esperienza ottimale” = “stato di coscienza in cui la persona è completamente immersa in un’attività”.

Lo stesso mi capita durante gli incontri con i cani: di nuovo accade la magia e rientro nel “flusso”.
Può cascare il mondo, posso aver avuto in testa un pensiero fisso fino a 1 minuto prima di iniziare.  Ma quando apro le danze esiste solo il campo, il cane e l’altra persona. Tutto il resto svanisce.
Un’altra magia.

Magia o fortuna, vedila come vuoi, ma quando sei nel flusso stai bene. Sei tu.
Nient’altro che tu, senza i 4000 pensieri che ci accompagnano tutto il giorno, tutti i giorni.

Le componenti dell’essere nel Flusso sono:

  • concentrazione totale sul compito (essere qui e ora): ragioni solo sul presente (né passato né futuro)
  • perdita del senso di sé: sei talmente assorto nell’attività che non ti preoccupi del tuo ego
  • distorsione del tempo: la percezione del tempo è alterata. Non ti rendi conto del suo scorrere
  • bilanciamento tra sfida e capacità: l’attività non è né troppo difficile ne troppo facile per te
  • piacere intrinseco: quello che stai facendo ti da un piacere intrinseco, fine a se stesso

Osservo Unam e con invidia (si lo invidio assai) lui sa agganciare l’onda del flusso moltissime volte.
In particolare lo vedo nel momento in cui inizia la passeggiata: Unam entra nel “flusso” in 3 nanosecondi.
Se la gode alla grande devo dire. In particolare sugli odori. Li apprezza in una maniera tale che ogni tanto mi snerva. Io non ci riesco.
Può cascare il mondo ma se sta annusando, lo fa con una tale concentrazione che se potessi la imbottiglierei per tenerla da parte per altre occasioni.
Sono pienamente convinta che a volte perda totalmente il senso del tempo: è così preso in quest’azione da rimanere li parecchi minuti, senza accorgersi di altro.

Vivere stati di Flusso è utilissimo perché il cervello respira, pur lavorando si sta ricaricando e si riduce lo stress del fisico. In più tu ti stai appagando con un’attività che fa parte di te.
Il fisico stesso ne risente in meglio.

Lo stesso vale per i cani.

Un cane preoccupato, timoroso verso il mondo o un cane che si sovra-eccita facilmente anche con pochi stimoli, per esempio, difficilmente riuscirà ad agganciare l’onda del flusso.

Perché?
Essere totalmente concentrato sul compito significa anche abbassare la guardia verso il mondo esterno per mettere a focus qualcosa in particolare; allo stesso tempo vuol dire concentrarsi su qualcosa perdendo di vista altri stimoli interessanti.

Come può tornarci utile questa cosa?

Sia che il tuo cane sia il più equilibrato di questo mondo, o che sia invece un cane timoroso o uno iper, trovare/scoprire e fare anche una sola attività che lo fa entrare nel “Flusso” è utilissimo per i vantaggi detti sopra. Può essere una vera chiave di svolta.
Facendo qualcosa che gli piace (veramente, molto), il tuo cane sarà maggiormente motivato a provarci e a rimanere su quel compito più a lungo.
Per un cane chiuso, che tende ad essere restio nel provarci, può essere un mezzo per aiutarlo ad aprirsi un po’ e  a prendersela più alla leggera.

Come scegli l’attività?

Questo dipende dal tuo cane. Se fosse una persona probabilmente te lo direbbe a voce. Il tuo cane te lo dice in altri modi, sempre che tu gli dia l’opportunità di poter provare a fare qualcosa.

L’errore diffuso è pensare solo ad attività come il lancio di una pallina o del tira e molla con una corda.
Per carità, queste due attività possono essere utilissime e quelle per cui il tuo cane entra nel flusso, ma non fermarti a quelle.
Tieni a mente che hai davanti un cane, che ha un mezzo potente a sua disposizione collocato a metà faccia circa…ovvero il suo naso (o tartufo). Dagli l’opportunità di usarlo! E di usarlo pure seriamente però.

Alcuni cani si trovano meglio invece in contesti sociali, cioè durante le interazioni con altri cani. Quello è per loro entrare nel flusso. Cercano e trovano il loro ruolo in quel contesto e possono dare il meglio, davvero. Li vediamo anche durante la Classi di Socializzazione.

Altri cani hanno nelle vene la pratica di un certo mestiere. Anni o meglio secoli di selezionamento alle spalle e per molti di loro (non per tutti, ognuno è a sé!) poter fare il proprio lavoro è l’appagamento super (altro che bocconcino!).
Per questo motivo, è importante tenere conto anche della razza e conoscerla quando si sta contemplando l’idea di prendersi
un cane…senza fermarsi a guardare solo il pelo o gli occhi.

Osserva il tuo cane, testa, prova. Datti l’opportunità di conoscere il tuo amico e dai l’opportunità a lui di mostrarti chi è. Sbaglierai, perché si sbaglia, ma poi si impara e si migliora. Trova quelle attività, anche se fosse solo una, in cui il tuo cane vive lo stato di Flusso, perché lo aiuti. Lo aiuti moltissimo e lo fai sentire bene, anzi benone.


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