Il cane, come noi, affronta fasi di vita diverse.
Questo è ciò che dico di solito a chi seguo nel percorso con il proprio amico.
Non è mai fermo allo stesso punto. Evolve, cresce anche da anziano.
Un cucciolo di due mesi, fra un anno, non sarà cambiato solo fisicamente: anche la sua testa, il suo modo di pensare sarà cambiato.
Perché come noi, il cane cresce ed evolve. Come noi, il cane affronta le diverse età della vita:
- cucciolo (da 0 a 6 mesi circa)
- adolescente (dai 6 mesi fino all’anno e mezzo / due)
- adulto (dai due anni fino ai 8/9 anni)
- anziano (dai 8/9 anni in poi)
Proviamo ad analizzarle una per una.
La fase “CUCCIOLO”
L’abbiamo passata da poco. Raya è nata a luglio 2023, ed è arrivata a casa a fine settembre 2023. Siamo ancora freschi.
E’ un momento delicatissimo.
Il cucciolo a due/tre mesi saluta la sua famiglia d’origine e si ritrova catapultato in una nuova realtà, nella nuova famiglia. Questo ovviamente, nel migliore dei casi perché ci sono casi di cuccioli abbandonati a se stessi sulla strada, staccati precocemente dalla mamma e dai fratellini, cuccioli che transitano in canile e via dicendo.
Parliamo in ogni caso di un individuo indifeso, non solo fisicamente più fragile, ma anche mentalmente.
Immaginiamoci noi da piccoli: forti che potessimo essere eravamo sicuramente più fragili di oggi che siamo più grandicelli.
E’ un individuo che ha bisogno, e sottolineo, HA BISOGNO, di una guida, di un punto di riferimento, di qualcuno che gli dia sicurezze e lo aiuti a muovere i primi passi in un ambiente complesso, che lo aiuti a scoprirsi e che lo protegga e lo faccia sentire protetto, che gli dia affetto e lo faccia sentire parte di una famiglia. Mica poco!
Quando poi arriva in famiglia, tutto ciò che ha conosciuto fino a quel momento può trovare conferma o meno. Ci possono essere routine simili a quelle che ha lasciato o completamente stravolte. Quindi oltre a tutto ciò scritto sopra, il cucciolo deve anche adattarsi…e pure velocemente.
Inoltre ogni cucciolo è a sé. Anche se qualcuno ha già avuto un cane di quella razza..ognuno è un individuo a sé. Alcuni, per esempio, dicono “Ho sempre avuto pastori tedeschi”. Perfetto, ma la razza da indicazioni sulle motivazioni e attitudini di quel cane (leggi qua Motivazioni di razza…come ci aiutano ), non dice CHI sarà quel cane!
Solitamente il cucciolo è pieno di vita, di energia, è curioso e allo stesso tempo anche intimorito. E’ un po’ tutto nuovo e quindi è un po’ tutto da conoscere e capire come approcciarsi. Di cosa fidarsi e da cosa stare lontani.
E’ anche allo sbaraglio: le basi, le radici, i paletti, le regole sociali, le proprie capacità e come è meglio usarle, le emozioni e saperle affrontare e sviluppare strategie per non lasciarsi sopraffare, sono tutti aspetti che un po’ alla volta deve affrontare.
Può farcela da solo (anche lasciato a sé stesso per 8/9/10 ore ogni giorno)? Sì…come un bambino lasciato a sé stesso. Solo il tempo poi dirà quanto effettivamente quell’individuo sia in equilibrio prima con sé stesso poi con il mondo.
Una guida, una buona guida è essenziale. E per guida, intendo una famiglia, qualcuno che sai che c’è e di cui ti senti parte.
Potrei aprire un discorso anche su quanto sia importante ciò che succede nei canili, contesti difficilissimi per tutti, figuratevi per un cucciolo!
La fase “ADOLESCENTE”
Fase delicatissima. Tanto quanto la prima. Inizia circa sui 6/7 mesi e dura…fino all’anno e mezzo / due.
Così come la nostra inizia verso il 13/14 anni e dura fino 19/20 anni. Numeri relativi, così come lo sono per noi.
Di nuovo, dipende da un individuo ad un altro. Con Raya ci siamo dentro in pieno.
A questo punto della sua vita, il nostro cuccioletto, si spera che abbia già assaporato un po’ delle novità, che qualche paletto gli sia stato dato, che alcune delle regole sociali (con la famiglia e con altri cani) siano già state chiarite e non da meno, che abbia chiaro che la sua famiglia è lì, non solo per le regole, ma anche come supporto. Che con la sua famiglia si condivide la vita, ci si diverte, ci si aiuta.
Come capita a noi, anche per il cane questo è il periodo dei test: riesco a fare questa cosa da sola? se dico questa cosa, verrò ascoltata? come riesco a cavarmela in queste situazioni? e gli altri come mi vedono? Giratele sul cane queste domande.
E’ il periodo in cui il nostro amico, a differenza di prima, ci cerca meno nel prendere le iniziative, si prende più libertà, mette in dubbio alcune delle nostre idee e richieste. Se prima era “Se lo dici tu è ok!”, adesso è “Se lo dici tu, è ok?? Boh, aspetta che valuto.”
In questo periodo, si svegliano anche gli ormoni sessuali…che fino a quel momento era stati silenziosi. Questi ormoni non si occupano solo della crescita della parte “sessuale” del cane, ma anche dello sviluppo del cervello deputato alla percezione delle emozioni. Cosa vuol dire? Che in questo periodo i cani vivono veramente una modifica importante al loro interno: sono più sensibili e reagiscono solitamente in maniera più intesa agli stimoli, alle sollecitazioni che provengono dall’esterno. I cani sono più reattivi. “Si fanno prendere di più a livello emotivo” per dirla con parole più semplici.
E pensano un po’ meno prima di reagire.
In pratica, è come quando al posto di contare fino a 10 prima di rispondere a qualcuno, rispondiamo immediatamente, ci facciamo subito prendere la mano. Quei 10 secondi dovrebbero aiutarci a calibrare meglio la risposta.
Anche la produzione dell’ormone dello stress (il cortisolo) aumenta in questo periodo. E di nuovo questo implica una maggiore sensibilità agli stimoli e al come vengono vissuti.
Inizia ad esserci anche un cambio nel modo in cui ci si rapporta agli altri cani, un interesse maggiore nel capire, conoscere l’individuo di fronte, non solo per quello che riguarda il sesso e l’età, ma anche riguardo a quanto ci si riesce a farsi rispettare (es. nel mantenere una risorsa, il proprio spazio), quanto si è efficaci nel dire di No o al contrario nel coinvolgere qualcuno nel fare qualcosa insieme o nel guidare il gioco per esempio.
Per le femmine è il periodo dell’arrivo del primo calore. I cani (maschi e femmine) iniziano a marcare (la famosa zampa alzata che si vede bene nel maschio), iniziano a far caso di più alle marcature anche degli altri e a capire come possono usarle durante una chiaccherata (in amicizia o meno).
E’ il periodo in cui anche la pazienza (sua e nostra) viene messa alla prova. Ed è importantissimo iniziare fin dalla fase precedente ad aiutare quel cane a gestire la frustrazione, il non poter ottenere subito quello che si vuole. Il suo corpo, cresciuto, più massiccio gli consente di abbinare anche la forza fisica alle sue idee…cosa che può metterci in serie difficoltà.
La fase “ADULTA”
Arriva verso i due anni, due anni e mezzo a volte. D’altronde possiamo dire che a 18 anni siamo veramente tutti degli adulti?
Qui tutto ciò che è successo fino ad adesso, le esperienze vissute, i punti di riferimento, i modi di esprimersi, le doti, le motivazioni dovrebbero aver messo radici e un po’ alla volta verrranno sempre di più consolidate.
Taglia grande o piccola che sia, quel cane è un adulto e come tale ragiona. Va trattato da adulto e non perennemente da cucciolo di 2 mesi.
Hanno bisogno di aiuto? Siamo ancora un riferimento per loro? Certo che si!!!
Così come lo dovrebbero essere per noi i nostri genitori, anche quando siamo grandi.
Devo ricordarmi che è un adulto però! E come tale qualche decisione vorrà prenderla in autonomia, sarà ben contento di prenderla e anche di far vedere i risultati.

Raya recupera un bel bastone pesante durante la passeggiata e tutta orgogliosa lo porta con sé. Spesso ai nostri occhi sembrano “stupidate”, invece no! Dovremmo congratularci con loro!
Questa è anche l’età in cui le convinzioni accumulate nel corso dei mesi precedenti le vediamo ben espresse nel comportamento del cane.
E come capita anche a noi, le convinzioni che ci siamo costruiti soprattutto durante l’infanzia possono aiutarci o meno. Cambiarle non è impossibile ma può essere un po’ più complesso.
Sfatiamo un altro mito: i cani imparano sempre, a qualsiasi età. Quindi pure in età adulta e anche da anziani. Solo che come noi, da piccoli assorbiamo meglio e siamo meno vincolati a schemi imposti da fuori.
E’ anche il periodo in cui si dovrebbero raffinare le capacità, sempre che la famiglia gliene dia l’opportunità. Gli incontri con altri cani non sono necessari solo da piccoli o giovani, ma devono continuare, essere parte importante della vita di un cane. Invece spesso, ci si concentra nel far conoscere altri cani da giovani e poi basta. Come se a noi bastasse frequentare l’asilo e la scuola, e poi andasse bene isolarci da adulti…
E’ anche il momento in cui assecondare le motivazioni di quel cane può portarlo a raggiungere grandi obiettivi e sentirsi estremamente appagato. Non sto parlando di gare o coppe. Sto parlando di fare qualcosa con lui, che sappiamo piacergli, che può aiutarlo ad esprimere meglio le sue innate motivazioni, a scoprirsi in pieno accompagnato anche da una fisicità ormai sviluppata.
La fase “ANZIANA”
Di solito seguo famiglie con cuccioli, adolescenti e adulti. Vengo chiamata meno per i cani anziani, forse perché la famiglia pensa “E’ vecchio, lasciamolo stare”, forse perché l’anzianità porta ad essere più quieti e quindi la famiglia ha meno “problemi”. Ma questo è un momento altrettanto delicato quanto quelli precedenti.
E’ una fase più complessa, per quello che riguarda la mia esperienza.
Iniziamo a vedere il nostro amico un po’ più bianco, un po’ più lento, un po’ meno attivo. Vediamo le prime difficoltà magari nel fare qualche gradino o la sua tolleranza venire un po’ meno in certi contesti.
Lo vediamo a volte un po’ spaesato, preoccupato. I sensi iniziano a calare e questo lo porta anche a essere più in controllo.
C’è più bisogno di dormire. Un riposo necessario, per recuperare le forze.
Se nel cucciolo il bisogno di dormire serve anche per riordinare un po’ tutte le esperienze vissute in giornata, per il cane anziano è più relax, momento di pausa pura.
Dobbiamo aiutarlo e tutelarlo di più. Non isolarlo dal mondo! Ma tutelarlo sì. Stare attenti per esempio ad altri cani e al loro approccio, coinvolgerlo in qualche attività per lui fattibile e dove trova ancora divertimento! NON ISOLARLO!!!! (leggi anche qui Cosa fare con un cane anziano? )
A volte ci troviamo ad affrontare malattie legate all’età. Vorremmo fermarle ma non si può. E qui dobbiamo esserci per il nostro cane. Creargli quei momenti in cui ci possiamo ancora divertire insieme. Probabilmente non come prima, ma in altri modi. Li possiamo trovare. Li dobbiamo trovare.
E’ quel momento in cui dobbiamo dargli anche un aiuto fisico probabilmente. Se da piccolo ci siamo sforzati tanto per insegnargli dove fare i bisogni, adesso magari dobbiamo accettare che quella capacità è venuta un po’ meno. Ma noi siamo lì lo stesso sempre.
Se eravamo abituati che al nostro rientro a casa, ci trovavamo il nostro amico a salutarci appena aprivamo la porta, adesso andremo noi da lui, stando attenti a svegliarlo in maniera delicata oppure ad aspettare che lui si svegli e decidere di non disturbarlo subito.
E’ quel periodo in cui ci avviciniamo ai saluti, in cui le strade per un momento prenderanno direzioni diverse, ma che prima o poi si re-incontreranno. In ogni caso, noi siamo lì. Dobbiamo essere lì. Glielo dobbiamo.
The Dog's Tail / 4 Marzo 2025
Grazie 🙂
Sempre un piacere sapere che sono utili 🙂
Federica / 3 Marzo 2025
Sempre bellissimi i tuoi articoli, pieni di spunti e riflessioni! Grazie